Riduzione del pignoramento immobiliare: Cosa è, Come Funziona, Esempi di riduzione del pignoramento e come fare opposizione in caso di rigetto
In questo articolo parliamo di riduzione del pignoramento immobiliare ossia di quella facoltà concessa al debitore esecutato di chiedere al Giudice dell’Esecuzione di “liberare” alcuni dei beni pignorati in considerazione della sufficienza, ai fini del credito, degli altri già pignorati.
In sostanza con l’istanza di riduzione del pignoramento immobiliare il debitore chiede:
- al Giudice dell’Esecuzione
- di restringere il pignoramento immobiliare in corso
- a soli alcuni dei beni oggetto di pignoramento
Prima di comprendere come funziona la riduzione del pignoramento immobiliare osserviamo cosa dispone in merito la legge.
Riduzione del pignoramento immobiliare: la norma
La norma che dispone in merito è l’articolo 496 c.p.c. il quale prescrive:
“Su istanza del debitore o anche di ufficio quando il valore dei beni pignorati è superiore all’importo delle spese e dei crediti di cui all’articolo precedente , il giudice, sentiti il creditore pignorante e i creditori intervenuti [485], può disporre la riduzione del pignoramento [558] .”
La norma è di per sé molto breve ma ci da alcuni elementi per comprendere come funziona la riduzione del pignoramento.
A. Può essere proposta dal Debitore o d’ufficio dal Giudice autonomamente
B. Presuppone che il valore dei beni è superiore ai debiti ed alle spese
C. il Giudice deve, una volta chiesta la riduzione, sentire i creditori
D. in caso di convincimento, il Giudice può disporre la riduzione del pignoramento immobiliare.
Un esempio chiarirà ancor di più cosa si intende per riduzione del pignoramento immobiliare e come opera nel concreto.
Riduzione del pignoramento immobiliare esempio
Poniamo il caso che Marco abbia ricevuto un pignoramento immobiliare per 100.000 euro su due immobili dal valore, rispettivamente, di 250.000 il primo e di 490.000 il secondo.
Salta subito all’occhio che il credito è veramente esiguo rispetto al valore dei cespiti pignorati e siamo dunque in presenza di uno dei presupposti per l’istanza per la riduzione del pignoramento.
Or bene, Marco, a questo punto, chiede la riduzione del pignoramento ed, in particolare, chiede al Giudice di “svincolare” il bene di 250.000 euro e invece lasciare unicamente il bene di 490.000 a tutela del pignoramento.
Ecco.
In questo caso siamo in presenza di un’istanza per la riduzione del pignoramento immobiliare.
Ora il Giudice dell’Esecuzione dovrà sostanzialmente fissare un’udienza dove ascolterà il parere dei creditori.
Il parere dei creditori seppur non vincolante è fondamentale ai fini della riduzione e questo perché anche se idealmente il bene di 490.000 potrebbe tutelare gli stessi non è detto che il valore di vendita all’asta sarà superiore al credito vantato.
E’ dunque così che si perviene ad una decisione del Giudice dell’Esecuzione che potrà sia accogliere l’istanza di riduzione sia rigettarla.
Rigetto dell’istanza di riduzione e interpretazione della norma
Ora che abbiamo compreso come opera l’istanza di riduzione dobbiamo osservare che:
A. avverso il rigetto della stessa può essere proposta opposizione ex art. 617 c.p.c.
B. la giurisprudenza riconosce ampia discrezionalità al giudice circa la riduzione
In sostanza anche se il provvedimento è opponibile con l’opposizione agli atti esecutivi, la complessità, in questi casi, sta proprio nel dimostrare al Giudice dell’Esecuzione l’elevata sperequazione tra quanto pignorato e quanto dovuto.
Difatti secondo parte della giurisprudenza “il creditore pignorante è legittimato ad espropriare più di quanto sarebbe necessario per soddisfare il suo credito e il giudice cui sia richiesta la riduzione del pignoramento deve tener conto di questa eventualità nell’esercizio del potere discrezionale di cui all’art. 496 c.p.c., senza che possa ritenersi sussistente l’illegittimità del procedimento per il solo fatto del pignoramento di beni immobili in eccesso” (Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3952 del 22 febbraio 2006)
Pignoramento immobiliare: a chi rivolgersi?
Anche se come abbiamo visto in questo articolo l’istanza di riduzione può, a causa della eccessiva libertà concessa al giudice, risolversi in un nulla di fatto, è altresì importante notare che, soprattutto nell’ambito delle esecuzioni immobiliari, è fondamentale rappresentare al Giudice dell’Esecuzione tutte le circostanze per la valutazione della riduzione.
Difatti, rappresentando al magistrato l’appetibilità del bene che resterebbe vincolato e dunque la sufficienza di parte dei beni con competenza e professionalità, sarebbe possibile ottenere la liberazione di una parte dei beni pignorati con la suddetta istanza di riduzione.
Liberare un bene in moltissime procedure può significare la soluzione definitiva al debito tenuto conto del fatto che si potrebbe ipotizzare la vendita del bene liberato al fine di risolvere l’esposizione debitoria o semplicemente il suo sfruttamento economico.
Ecco perché è fondamentale, secondo chi scrive, servirsi di avvocati esperti nel settore dei pignoramenti immobiliari, che possano non solo pianificare una strategia idonea ma altresì operare con abilità e senso dell’orientamento in un ambiente tutt’altro che semplice e certamente complesso.
avv. Daniele Giordano
(collaboratrice dello studio d’Ambrosio Borselli presso la sede di Napoli)
Per verificare la concreta possibilità con una adeguata difesa specialistica di ottenere la revoca dell’aggiudicazione già compiuta per la difformità tra l’ordinanza e l’avviso di vendita con relativo provvedimento di revoca del Tribunale ottenuto tra i tanti dallo Studio d’Ambrosio Borselli si legga “Revocata aggiudicazione per difformità tra ordinanza e avviso di vendita”
Per verificare inoltre come si possa effettivamente ottenere, con la giusta difesa tecnica, persino l’annullamento del decreto di trasferimento (ennesimo, tra i tanti provvedimento conseguito dallo Studio d’Ambrosio Borselli) e dei motivi di opposizione al decreto di trasferimento che hanno portato a un tale eccezionale risultato si legga “617 cpc: Ottenuto l’annullamento del decreto di trasferimento”
Per prendere visione dell’ennesima revoca di una ordinanza di vendita già pronunciata, ottenuta dallo Studio d’Ambrosio Borselli anche su un Tribunale importante come quello di Milano si legga “Revocata ordinanza di vendita per il mancato deposito della nota di trascrizione”
Per il modello fac simile di un reclamo ex art 591 ter che ha consentito allo Studio di ottenere la revoca dell’asta a due giorni dalla vendita presso il Tribunale di Como a causa di alcune irregolarità nell’avviso di vendita si legga “Modello di reclamo art 591 ter accolto: asta revocata”
Per maggiori approfondimenti in materia di sospensione o annullamento di aste e avvisi di vendita per vizi della procedura si legga l’articolo Guida alla sospensione delle aste giudiziarie prima casa ed i provvedimenti allegati, tutti conseguiti dallo studio associato d’Ambrosio Borselli a bloccare le relative procedure.
Per gli spunti e le novità interpretative dati dal Tribunale di Como che ha sospeso l’ennesimo pignoramento immobiliare a seguito di un piano del consumatore (ora “accordo di ristrutturazione dei debiti del consumatore) proposto dallo Studio legale d’Ambrosio Borselli si legga “Tribunale di Como blocca il pignoramento con la legge 3/2012″
Per scoprire come con un piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore (ex piano del consumatore) si sia riusciti a salvare la casa del debitore dall’asta si legga “Sovraindebitamento e pignoramento immobiliare: salva la casa all’asta“
Per comprendere quanto sia importante, nei frequentissimi casi di cessione del credito, verificare che il creditore abbia depositato la corposa documentazione attestante l’avvenuta cessione, e come si sia riusciti ad ottenere in mancanza di questa, con apposita opposizione ex art 615 cpc, la sospensione della procedura si legga “Bloccato pignoramento per carenza di legittimazione”
Per approfondire come gli errori contenuti nell’avviso di vendita (determinante è una approfondita analisi dell’avviso, in comparazione con l’ordinanza, e la perfetta conoscenza delle norme e delle prassi dei vari tribunali in tal senso) ci abbiano consentito di ottenere l’ennesima revoca del decreto di trasferimento si legga “Revocato decreto di trasferimento per vizi della vendita”
Per l’ennesima sospensione di una procedura esecutiva immobiliare ottenuta, peraltro, a pochissime ore dalla celebrazione dell’asta stessa, grazie all’ammissione dell’ennesima proposta di ristrutturazione dei debiti del consumatore portata con soddisfazione a compimento dallo Studio d’Ambrosio Borselli si legga “Bloccato pignoramento con ammissione piano del consumatore”
Ritornando alle irregolarità degli avvisi di vendita ed al loro strumento tipico di contestazione ( il ricorso ex art 591 ter cpc) che ne consente se ben motivato la revoca si legga “Revocata vendita all’asta per assenza di foto degli interni” che tratta con dovizia di particolari un caso in cui il Tribunale di Pescara ha revocato l’esperimento di vendita per violazione, da parte del delegato, degli oneri pubblicitari prescritti nell’apposita ordinanza.
Per approfondire l’argomento delle opposizioni esecutive si leggano gli articoli “Guida all’opposizione agli atti esecutivi- La sospensione del Pignoramento”, “Opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi: costi, tempi e forme“ o ancora “Guida all’Opposizione a precetto: termini, competenza e forma” , “Guida all’Opposizione al pignoramento immobiliare: competenza, forma e termini della fase cautelare”
Per approfondimenti sul decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc, sui tempi per arrivare all’ordinanza di vendita e sui possibili controlli o contestazioni proponibili anche con opposizione ex art. 617 per impedire l’emissione dell’ordinanza, compreso un comodo modello schema dei controlli da effettuare per verificare la regolarità di tutta la procedura fino all’udienza di comparizione delle parti, si legga “Decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc: tempi, procedura e possibili contestazioni alla vendita all’asta”
Per saperne di più sul piano e su come utilizzarlo per salvare l’immobile pignorato si legga anche “Il piano del consumatore per bloccare il pignoramento immobiliare e salvare casa“
Per approfondire le questioni relative alla continuità delle trascrizioni nel pignoramento immobiliare ed i problemi che queste possono creare quanto a ritardi e complessità nella procedura si legga “Continuità delle trascrizioni e pignoramento immobiliare”.
Per approfondimenti sulle modalità di verifica della regolarità della cessione del credito nel corso del pignoramento immobiliare, quando come spesso accade il credito è stato cartolarizzato passando dalla banca ad altri soggetti, sulle tempistiche che tali integrazioni documentali richieste al creditore possono comportare per la procedura esecutiva e per un modello di Istanza da presentare al Ge per chiedere che venga effettuato il controllo e le eventuali integrazioni di documenti da parte del creditore si legga “Cessione del credito: quando è regolare nel pignoramento”. , sul medesimo argomento per approfondire la spesso confusa materia riguardante le operazioni di cartolarizzazione del credito e le ripercussioni delle stesse (che per chiarire possono portare fino alla sospensione della procedura esecutiva per difetto di rappresentanza processuale del servicer non iscritto all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB ), si legga anche “Sospensione dell’esecuzione: inosservanza dell’art. 106 TUB”
Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“, tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne al riguardo di più si legga “Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )
Per approfondire le tecnicalità procedurali, e cercare spunti, per chi volesse difendersi, sia in merito alle opposizioni possibili, che ai molteplici eventuali difetti della procedura, ai suoi profili critici ed alle modalità di contestarli efficacemente, e soprattutto per analizzare ogni soluzione alternativa possibile alla svendita del bene all’asta, si consiglia anche la lettura dell’ultima versione del “Manuale completo sulla difesa dal pignoramento immobiliare: Criticità della procedura e possibili soluzioni”. pubblicazione presentata nel dettaglio, completa di indice integrale ed introduzione del libro in formato pdf, che potranno essere lette cliccando sulla pagina del sito “Il Manuale“ ed acquistabile anche su Amazon direttamente dalla pagina di presentazione predetta, manuale che, si ricordi, per quanto approfondito ed esaustivo non potrà mai sostituire una adeguata difesa tecnica da parte di un avvocato specializzato in una materia tanto complessa.
Chi volesse conoscere la lunga e prestigiosa storia dello studio, probabilmente il più vecchio d’Italia nel settore immobiliare può farlo cliccando “Lo Studio – Avvocati dal 1880″, per informazioni sulla Partnership dello Studio con il prestigioso quotidiano “il Sole 24 Ore”, in qualità di Expertise (esperti specializzati) in Diritto Immobiliare e Rapporti di Locazione e Gestione Immobiliare, Crisi di Impresa, Composizione Negoziale e Gestione della Crisi si legga “Partner 24 Ore”, per leggere l’articolo sugli avvocati specialisti della Campania pubblicato sul Sole 24 ore del 27 ottobre 2016, in cui si riconosce lo Studio come l’unico specializzato nel settore immobiliare ad operare sull’intero territorio Nazionale si legga “Dicono di Noi“, per contattarci si visiti la pagina “Diventa Cliente- Contattaci”
Avv. Edgardo Diomede d’Ambrosio Borselli
Iscritto “all’Albo Avvocati di Napoli”