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Tribunale di Como blocca il pignoramento con la legge 3/2012

Gennaio 30, 2024by Redazione
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Piano del consumatore blocca pignoramento immobiliare: commento al decreto del 19 gennaio 2024 del Tribunale di Como

Con decreto del  19 gennaio 2024 (scaricabile qui) il Tribunale di Como ha bloccato un pignoramento immobiliare prima casa ritenendo ammissibile il piano del consumatore (ora “accordo di ristrutturazione dei debiti del consumatore) proposto dallo Studio legale d’Ambrosio Borselli. 

Con tale provvedimento viene prevista altresì la tutela sospensiva di tutte le esecuzioni in corso nei confronti del debitore istante nonché il divieto di iniziarne nuove e, implicitamente, la revoca della vendita all’asta del bene prevista di lì a poco. 

Anche se l’ordinanza si è limitata a fissare l’udienza in cui verrà discussa l’omologazione del piano, la stessa offre diversi spunti di riflessione su quello che riteniamo uno strumento eccezionale per bloccare  l’esecuzione e salvare casa dal pignoramento. 

Bloccare il pignoramento con la legge 3/2012: gli spunti dell’ordinanza del Tribunale di Como

Venendo al contenuto dell’ordinanza, il Giudice, nella prima parte del provvedimento, verifica l’ammissibilità dell’accordo proposto ritenendo sussistenti i presupposti di legge.

Trattasi, nel caso di specie, di una procedura familiare attivabile tutte le volte in cui il sovraindebitamento sia comune ai membri di una stessa famiglia e si intenda porvi rimedio globalmente.

Allo stesso modo, il Giudice ritiene altresì sussistente “lo stato di sovraindebitamento”  vale a dire ” l’indisponibilità di flussi di cassa (reddituali o derivanti da beni e crediti prontamente liquidabili/realizzabili) che consentano di far fronte alle obbligazioni in scadenza nei successivi dodici mesi (crisi), ovvero l’incapacità di pagamento già manifestatasi tramite inadempimento di debiti scaduti ed insoluti o altri indici esteriori (insolvenza). Invero, nel caso di specie l’incapacità di pagamento dei debiti scaduti si è già manifestata, come attestato dall’attuale pendenza di una procedura esecutiva immobiliare avente ad oggetto l’unico immobile di proprietà dei debitori, adibito ad abitazione familiare”. 

Premesso quanto precede, il magistrato non incontra alcuna condizione ostativa di quelle previste dall’articolo 69 CCI, ossia che il debitore abbia causato il sovraindebitamento con colpa grave, mala fede o frode.

Va, infatti, precisato che il debitore al fine di accedere alle procedure in commento mentre prima della riforma doveva dimostrare la “meritevolezza” deve – ad oggi – unicamente dimostrare di non essersi indebitato con colpa grave, mala fede o frode.

Pare opportuno chiarire che nel caso di specie in effetti il Gestore della Crisi nella lettura degli estratti conto dei conti relativi al debitore aveva rinvenuto alcune movimentazioni sospette, riferite verosimilmente al Gioco d’azzardo. 

Tali circostanze sono state spiegate al Giudice e accompagnate da documentazione medica in grado di far comprendere che il comportamento del debitore era riconducibile ad una situazione patologica certificata: la ludopatia.

Sul tema, è stato chiarito che il gioco d’azzardo non influisce sulla valutazione del comportamento del debitore quando questi abbia avuto caratteri patologici e tale circostanza sia stata documentalmente certificata.

Si legga a tal proposito la sentenza del 26 luglio 2023 del Tribunale di Torino, chiamato a omologare un piano del consumatore, che, con riferimento all’incidenza del requisito della meritevolezza, afferma che la diagnosi di ludopatia nel consumatore esclude la colpa grave nella causazione del proprio sovraindebitamento.

Appurata la natura patologica della ludopatia, la giurisprudenza di merito pressoché unanime è dell’idea di riconoscere la sussistenza del requisito della meritevolezza in capo al consumatore che si sia indebitato e sovraindebitato a causa del proprio (accertato) disturbo da gioco d’azzardo patologico.

Così, ad esempio, il Tribunale di Catania con decreto n. 1213 dell’ 11 agosto 2020 secondo cui:

“Affinché i soggetti ludopatici possano accedere alla procedura di sovraindebitamento, è necessario che la ludopatia non integri una natura colposa, ma sia frutto di una effettiva patologia, preferibilmente oggetto di riscontro anche da parte dell’unità sanitaria locale. È necessario, quindi, documentare che una simile condizione di disturbo renda il sovraindebitato inconsapevole dei rischi finanziari derivanti dalla frequentazione delle sale giochi a fronte della necessità di sottoporsi ad un apposito programma terapeutico. Quando ciò non viene provato, non si può fare riferimento alla ludopatia quale elemento di valutazione idonei ad escludere (con un adeguato grado di verosimiglianza) la colpevolezza del ricorrente nel determinare siffatto stato.”.

Bloccare il pignoramento con la legge 3/2012: la durata del piano e la valutazione dei creditori

Il provvedimento commentato appare interessante anche su due aspetti fondamentali per l’approvazione di un piano: la durata e la convenienza per i creditori.

Per quanto riguarda la durata, il Giudice fa proprie considerazioni della giurisprudenza di legittimità che si condividono ampiamente secondo cui “Quanto alla durata, deve ritenersi astrattamente omologabile un piano che preveda una dilazione dei pagamenti di significativa durata, anche superiore ai cinque o sette anni, non potendosi escludere che gli interessi dei creditori risultino meglio tutelati da un piano siffatto, in quanto la valutazione di convenienza è pur sempre riservata ai creditori, cui deve essere assicurata la possibilità di esprimersi sulla proposta (in questi termini Cass. Sez. 1, Ordinanza n. 27544 del 28/10/2019, con riferimento alla disciplina previgente”.

Abbiamo già espresso in altri articoli (si legga a tal proposito “Sovraindebitamento: tempi e costi delle tre procedure” e Casa all’asta: Omologato Piano del consumatore di 7 anni“), la nostra interpretazione della durata del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore.

Del resto irrigidirsi sulla durata del piano significa sostanzialmente impedire ad una moltitudine di debitori di servirsi di questo straordinario strumento e questo anche quando la prassi ha dimostrato che l’alternativa liquidatoria non è sempre la strada più veloce  (si pensi a procedure che hanno oltre 6/7/8 anni).

Insomma, da questo punto di vista si condividono pienamente le considerazioni del Giudice delegato anche circa la necessità che siano i creditori a valutare la convenienza del piano e la sua durata.

Venendo, infatti, alla valutazione da parte dei creditori rimettere a questi ogni determinazione sul piano è certamente rispettoso della legge e dello spirito delle riforme. 

Così facendo viene consentito ai creditori di esprimersi sulla proposta e, nel caso, accettarla integralmente pervenendo così ad una soluzione “negoziata” della crisi da sovraindebitamento.

Bloccato il pignoramento con il piano del consumatore: conclusioni

Anche se, come si è anticipato, l’ordinanza si è limitata per il momento a riconoscere l’ammissibilità del piano e a disporre la sospensione dell’esecuzione, si ritiene che la stessa offra numerosi spunti incoraggianti.

E’ parere di chi scrive che il Giudice delegato, chiamato a valutare l’ammissibilità del piano, debba limitarsi ad una valutazione dei presupposti previsti dalla legge e non debba, invece, entrare nel merito di scelte che “non gli competono“.

La durata, la convenienza, il contenuto del piano possono ben essere secondo lo scrivente oggetto di confronto tra le parti coinvolte cosicché il giudice intervenga solo in caso di conflitto, favorendo un confronto costruttivo tra le parti a vantaggio della soluzione negoziata del debito.

Avv. Daniele Giordano

(collaboratore dello Studio d’Ambrosio Borselli presso la sede di Napoli)

Per informazioni sulla riforma del sovraindebitamento apportata dalla legge 176 del 2020 che ha  anticipato l’entrata in vigore delle modifiche già previste dal Codice della Crisi nell’ottica di favorire e moltiplicare le esdebitazioni incidendo sulla meritevolezza, ampliando l’applicabilità al socio illimitatamente responsabile, introdotto  la possibilità del piano familiare e della falcidia dei debiti Ue, ampliato il concetto di responsabilità del finanziatore nel valutare il merito creditizio e previsto infine l’esdebitazione senza utilità per i creditori si legga Approvato il nuovo sovraindebitamento”

Per approfondire la nuova ed eccezionale possibilità di vedersi omologato un piano del consumatore anche in presenza di debiti imprenditoriali si legga “Sì al piano del consumatore per debiti imprenditoriali!”

Per approfondire le tre procedure di composizione della crisi e le differenze tra le stesse si legga ”Guida al Sovraindebitamento: Il Piano del Consumatore, l’Accordo con i Creditori e la Liquidazione del Patrimonio, differenze tra le tre procedure”

Per maggiori informazioni sul piano del consumatore e su come utilizzarlo per salvare l’immobile pignorato si legga “Il piano del consumatore per bloccare il pignoramento immobiliare e salvare casa

Per  il tema dell’ammissibilità di una seconda procedura quando sia stata dichiarata inammissibile una procedura nei cinque anni precedenti si legga “Il sovraindebitamento può essere riproposto nel quinquiennio se la domanda era stata dichiarata inammissibile”

Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato  al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“,  tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne  al riguardo di più si legga Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )

Per saperne di più sul pignoramento immobiliare e sulle possibili opzioni a disposizione dei debitori in difficoltà per salvare il proprio immobile si legga anche l’articolo «Pignoramento immobiliare costi e tempi con tutte le modifiche aggiornate – Soluzioni per Salvare casa», per i Limiti a Equitalia nell’esecuzione immobiliare da procedente e da intervenuto si legga invece “I limiti a Equitalia nell’esecuzione immobiliare: quando può pignorare l’immobile e le conseguenze in caso di pagamento dei creditori privati quando l’agente della Riscossione è intervenuto nella procedura .
Per saperne di più sull’opposizione agli atti esecutivi si legga anche   l’Opposizione agli atti esecutivi, come e quando va proposta”
Per sapere come e perchè difendersi sempre dal pignoramento, per approfondire l’argomento della tutela del debitore, ed informarsi sulle tecniche dilatorie nel rispetto della procedura al fine di bloccare la vendita all’asta, oltre a  scoprire tutti i vantaggi per cui ci si dovrebbe sempre difendere adeguatamente da un pignoramento immobiliare si legga l’importantssimo articolo   “Opposizione all’esecuzione e tutela del diritto all’abitazione

 

Per verificare la concreta possibilità  con una adeguata difesa specialistica di ottenere la  revoca dell’aggiudicazione già compiuta per la  difformità tra l’ordinanza e l’avviso di vendita con relativo provvedimento di revoca del Tribunale ottenuto tra i tanti dallo Studio d’Ambrosio Borselli si legga “Revocata aggiudicazione per difformità tra ordinanza e avviso di vendita”

Per verificare inoltre come si possa effettivamente ottenere, con la giusta difesa tecnica,   persino l’annullamento del decreto di trasferimento (ennesimo, tra i tanti provvedimento conseguito dallo Studio d’Ambrosio Borselli) e dei motivi di opposizione al decreto di trasferimento che hanno portato a un tale eccezionale risultato si legga “617 cpc: Ottenuto l’annullamento del decreto di trasferimento”

Per prendere visione dell’ennesima revoca di una ordinanza di vendita già pronunciata, ottenuta  dallo Studio d’Ambrosio Borselli anche su un Tribunale importante come quello di Milano si legga “Revocata ordinanza di vendita per il mancato deposito della nota di trascrizione”

Per il modello fac simile di un reclamo ex art 591 ter che ha consentito allo Studio di ottenere la revoca dell’asta a due giorni dalla vendita presso il Tribunale di Como a causa di alcune irregolarità nell’avviso di vendita si legga “Modello di reclamo art 591 ter accolto: asta revocata”

Per maggiori  approfondimenti in materia di sospensione o annullamento di aste e avvisi di vendita per vizi della procedura si legga l’articolo Guida alla sospensione delle aste giudiziarie prima casa ed  i provvedimenti allegati, tutti conseguiti dallo studio associato d’Ambrosio Borselli a bloccare le relative procedure.

Per approfondire l’eccezionale risultato ottenuto dallo studio che, tra le altre, ha recentemente ottenuto l’omologa di un piano del consumatore proposto in corso di pignoramento, salvando in tal modo la casa del debitore, con il pagamento del solo 37% del mutuo originariamente dovuto in 7 anni da parte sua si legga “Omologato piano del consumatore in corso di pignoramento immobiliare”

Per approfondire la materia dei pignoramenti immobiliari del sovraindebitamento e della tutela del debitore nell’ambito degli stessi si cerchi su Google la parola “pignoramento” o “sovraindebitamento” associata a “studioassociatoborselli.it” o a “www.dirittoimmobiliare.org” per reperire innumerevoli articoli sulla materia.
Ad ogni modo se avete subito un pignoramento immobiliare (o a maggior ragione se siete in procinto di subirne uno) e volete sapere come difendervi, tutelarvi, evitare di perdere casa, rafforzando la vostra posizione nei confronti di un creditore che oggi sembra non voler sentir ragioni, ma che domani o dopodomani, quando i tempi e i costi a cui l’avrete costretto si saranno dilatati a dismisura, comincerà finalmente a ragionare e parlare la vostra lingua e quindi a trattare con voi su basi accettabili, se anche soltanto volesse rimanere anni in più ad abitare la vostra casa perchè non avreste dove altro andare, o soltanto volete e pretendete che chi vi voglia prendere la casa frutto di tanti sacrifici, debba essere costretto a farlo rispettando la procedura prevista dalla legge (cosa che ovviamente non avviene se non in maniera molto sommaria, laddove uno non si difenda) e quindi tutti i tempi (e i relativi costi), contattateci per un primo preventivo gratuito che vi illustrerà i possibili benefici di una eventuale assistenza difensiva (per il contenzioso immobiliare siamo domiciliati in tutti i Tribunali italiani), oltre ai costi e alle possibili rateizzazioni per questo tipo di procedure.

Per approfondire le tecnicalità procedurali, e cercare spunti, per chi volesse difendersi, sia in merito alle opposizioni possibili, che ai molteplici eventuali difetti della procedura, ai suoi profili critici ed alle modalità di contestarli efficacemente, e soprattutto per analizzare  ogni soluzione alternativa possibile alla svendita del bene all’asta, si consiglia anche la lettura dell’ultima versione del Manuale completo sulla difesa dal pignoramento immobiliare: Criticità della procedura e possibili soluzioni”.   pubblicazione presentata nel dettaglio, completa di indice integrale ed introduzione del libro in formato pdf, che potranno essere lette cliccando sulla pagina  del sito Il Manuale ed acquistabile anche su Amazon direttamente dalla pagina di presentazione predetta,  manuale che, si ricordi, per quanto approfondito ed esaustivo non potrà mai sostituire una adeguata difesa tecnica da parte di un avvocato specializzato in una materia tanto complessa.

Chi volesse conoscere la lunga e prestigiosa storia dello studio, probabilmente il più vecchio d’Italia nel settore immobiliare può farlo cliccando Lo Studio – Avvocati dal 1880, per informazioni sulla Partnership dello Studio  con il prestigioso quotidiano “il Sole 24 Ore”, in qualità di Expertise (esperti specializzati) in Diritto Immobiliare e Rapporti di Locazione e Gestione Immobiliare, Crisi di Impresa, Composizione Negoziale e Gestione della Crisi si legga “Partner 24 Ore”,  per leggere l’articolo sugli avvocati specialisti della Campania pubblicato sul Sole 24 ore del 27 ottobre 2016, in cui si riconosce  lo Studio come l’unico specializzato nel settore immobiliare ad operare sull’intero territorio Nazionale si legga “Dicono di Noi“, per contattarci si visiti la pagina “Diventa Cliente- Contattaci

Avv. Edgardo Diomede d’Ambrosio Borselli

Iscritto “all’Albo Avvocati di Napoli”

 

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